È attualmente disponibile un nuovo manuale per la stadiazione del cancro dell’American Joint Committee on Cancer (AJCC) ed è in vigore a partire dal gennaio 2018. Le modificazioni specifiche per il melanoma sono riportate nella Tabella.
La dermatoscopia è una tecnica non invasiva in vivo che consente la visualizzazione di strutture superficiali della pelle che non sono visibili ad occhio nudo. Dal momento che le dermatoscopie sono relativamente economiche, esse possono essere prontamente integrate nell’assistenza primaria di routine. Tuttavia, l’accuratezza diagnostica della dermatoscopia è dipendente dall’abilità dell’operatore. La dermatoscopia viene utilizzata di routine tra i dermatologi in molti paesi. In contrasto, soltanto il 48% dei 3238 dermatologi USA ha riferito di avere utilizzato la dermatoscopia nella propria pratica nel 2009.1 Gli utilizzatori della dermatoscopia negli USA avevano maggiore probabilità di essere più giovani, di essere coinvolti nella didattica residenziale o di avere una preparazione in dermatoscopia.
I dermatoscopi mobili oggi stanno diventando più disponibili. Dermatoscopi fissi total body sono utili per il monitoraggio della progressione di nevi come pure per la chiara identificazione della localizzazione corporea di un nevo specifico.
L’intelligenza artificiale (IA) e la computer technology stanno diventando più prevalenti dal momento che ci sono reti wiki e siti Internet che hanno dimostrato un’accuratezza elevata nella identificazione di lesioni maligne e benigne. In uno di questi siti Internet sono state caricate quasi 130.000 immagini cliniche da oltre 2000 malattie.2 Inoltre, l’accuratezza dei rilievi risultava alla pari con 21 dermatologi esperti a confronto così rivoluzionando l’approccio web per apprendimento, identificazione e classificazione di lesioni della pelle normali e abnormi.
La International Skin Imaging Collaboration (ISIC) è una partnership con università e industria tesa a facilitare l’applicazione clinica dell’imaging digitale della pelle con un’attenzione iniziale sul cancro della pelle, in particolare il melanoma. L’iniziativa sarà di ausilio nello sviluppare standard e nel consentire all’aspetto digitale della dermatoscopia di svilupparsi negli studi dei dermatologi USA. Ogni anno ci sono sfide a paesi differenti che utilizzano la tecnologia e la confrontano con dermatologi esperti. Nella sfida del 2016, soltanto 3 dermatologi esperti si situavano sopra l’area sotto la curva (AUC) mentre i restanti erano in linea con l’IA.3 La sfida 2017 ha mostrato una performance consistente tra i dermatologi esperti e IA. Tali programmi getteranno luce sulle lesioni e spingeranno i pazienti a fare visite con il loro dermatologo locale per il trattamento, al contempo essendo utili risorse sia per i dermatologi che per i medici in formazione.
Nei melanomi, la disregolazione della via della mitogen activated protein kinase (MAPK) si verifica frequentemente a causa di mutazioni attivanti nel gene BRAF o altre modificazioni genetiche o epigenetiche, portando a un’aumentata attività di segnalazione che promuove la proliferazione cellulare, l’invasione, la metastasi, la migrazione, la sopravvivenza e l’angiogenesi.
Gli inibitori BRAF hanno dimostrato efficacia nel melanoma metastatico mutante dal momento che più del 40% dei melanomi hanno la stessa mutazione in BRAF.4 Tuttavia, con l’aggiunta di un inibitore MEK, le cellule tumorali erano doppiamente represse, mentre la proliferazione a valle era minimizzata il che conduceva a outcome di successo.4
L’utilizzo di nivolumab (inibitore PD-1) con ipilimumab (inibitore CTLA-4) ha mostrato una considerevole sopravvivenza libera da progressione (progression free survival, PFS) in pazienti con melanoma metastatico.5 I dati hanno dimostrato risposte durature per un periodo esteso (15-18 mesi), il che è notevole considerando che i pazienti con melanoma metastatico tradizionale non sopravvivono così a lungo. Tuttavia, ha rivelato anche un profilo di tossicità significativo. Nivolumab è stato recentemente riconosciuto con successo come trattamento adiuvante del melanoma. La classe di agenti PD-1 ha dimostrato anche PFS con un profilo di tossicità più sicuro di CTLA-4.5 Le tossicità più frequenti comprendono prurito, tossicità epatica, diarrea, colite e ipofisite.
Dichiarazione del relatore: il relatore ha dichiarato di aver lavorato per Canfield Scientific, Inc. and Caliber ID.
Scritto da: Debbie Anderson, PhD
Rivisto da: Victor Desmond Mandel, MD